Siete anche voi tra quei temerari che, ogni anno, all’avvicinarsi della primavera stanno decidendo se mettere in razza la propria cavalla, se comprare una fattrice oppure di rinnovare il proprio “parco”?
Oggi vogliamo darvi alcuni spunti di riflessione per fare una scelta quanto più consapevole… come se ciò fosse possibile…
Esistono numerosi criteri per scegliere una cavalla da mettere in razza e ciascuno ha proprie convinzioni ed esperienze di cui ha fatto tesoro: in sostanza non esistono regole universali ed i cavalli sono sempre lì a ricordarcelo!
Alcune cose sono però oggettive.
Sarà un processo lungo: i primi risultati “tangibili” necessitano di un arco temporale di almeno 4 anni e non consigliamo di “scartare” le fattrici senza almeno aver visto i primi 3 prodotti.
Nella scelta, poi, bisogna avere ben chiaro in testa se vorremo vendere o mettere noi stessi in corsa i prodotti. Nel primo caso dovremo fare attenzione agli aspetti commerciali (pedigree attraente, padre della fattrice magari “un po’ di moda”, eccetera) per andare il più possibile incontro alla domanda del mercato. Nel secondo caso saremo invece più liberi di fare scelte in base ad analisi personali.
Molti studi dimostrano come le cavalle non vincitrici, seppure con ottimo pedigree, siano fattrici tendenzialmente meno buone rispetto a fattrici che abbiano avuto una buona carriera in corsa. Con ciò non si vuole disconoscere l’importanza del background femminile nei pedigree delle fattrici, ci mancherebbe… Infatti, l’analisi dei pedigree è l’aspetto più facile da valutare: più neretto spesso significa migliore qualità intrinseca.
Oggi è possibile recuperare in rete anche tutta una serie di informazioni che possono essere di ausilio, ad esempio le classifiche per gli stalloni padri di fattrici o statistiche inerenti gli incroci delle linee di sangue con maggior successo.
La valutazione della morfologia è un aspetto essenziale, così come quella dell’apparato riproduttivo per escludere difetti o patologie.
Sconsigliamo l’acquisto di cavalli solo “sulla carta” ma di visionarli sempre dal vivo e di preferire sempre cavalle con appiombi corretti e di bella struttura (spesso, i difetti morfologici vengono trasmessi ai puledri).
Sebbene spesso anche oltre i 15 anni una cavalla sia fertile, conviene scegliere animali giovani perché più “fresche” (senza qui addentrarci negli aspetti fisiologici né in quelli patologici).
In fine il prezzo: la nota dolente per tutti noi! Fortunatamente, non è vero che le cavalle più costose si rivelino il miglior investimento! Vi consigliamo però di tenere a mente quale sia il vostro budget e fare delle analisi commerciali quanto più possibili corrispondenti ai valori di mercato: se potete spendere 1 non vi orientate su cavalle che costano 100 perché tutto ciò è causa di perdita di tempo, di risorse e spesso causa di confusione.
Terminando, scegliete comunque con il cuore perché nessuno potrà garantire come andranno le cose. Ma cercate di essere il più possibile obiettivi: molte volte un proprietario affezionato alla propria cavalla pensa che sia una buona idea metterla in razza quando non lo è!
Anche perché: “Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia.” (Erasmo da Rotterdam)