Taajer e i cavalli del Sahara

Ben Dyab, capo rinomato del deserto vissuto verso l’anno 905 dell’Egira, essendo inseguito da un altro capo arabo, si volse verso suo figlio e domandò: «Quali sono i cavalli alla testa del nemico? » « I cavalli bianchi » rispose il figlio. « Bene, dirigiamoci verso il mezzodì ed essi si fonderanno come il burro. »
Qualche tempo dopo, rivolgendosi di nuovo al figlio, domandò: «Quali sono ora i cavalli alla testa del nemico?»  «I cavalli neri » rispose. « Bene, portiamoci nel terreno pietroso e nulla avremo a temere. »
Cambiò di strada e in poco tempo il nemico scomparve a distanza.
Per la terza volta Ben Dyab domandò: «Ed ora quali sono i cavalli alla testa del nemico?»  «I cavalli sauri-bruciati. »  « In questo caso, figlio mio, frusta e speroni nel ventre perché questi potranno raggiungerci!» gridò Ben Dyab.

Tratto da: Les chevaux du Sahara, di E. Daumas
Testo originale francese e tradotto in inglese